In questi giorni il mondo è alle prese con il problema della pandemia di Covid-19, ma sto notando un aumento incontrollato anche di un'altra problematica: le notizie palesemente false.

A qualcuno è venuto in mente di collegare questa pandemia con le installazioni di antenne per la rete 5G, argomento sul quale sono piuttosto esperto, e questo mi ha portato a fronteggiare una colossale montagna di stronzate, nel senso che mi saliva immediatamente una certa rabbia, ogni volta che leggevo una fantasiosa teoria su come tali antenne fossero in realtà nocive, bla...bla..., il complotto, bla.. bla..

Ho visto foto di uccelli morti, per esempio, a causa di un albero abbattuto dal vento, usate per "dimostrare" che fossero stati uccisi, in realtà, dalle antenne 5G.

Analizzando la mole di dati esistente su tale argomento mi sono reso conto, e va detto ad onor del vero, che esistono due studi condotti da istituti accreditati, i quali dimostrerebbero l'esistenza di una correlazione tra l'emissione di onde elettromagnetiche (EM) ed un qualche effetto sugli esseri viventi. 

I due istituti sono l'Istituto Ramazzini ed il National Toxicology Program. Entrambi questi studi sono stati esaminati dalla comunità scientifica, e confrontati con altri studi analoghi.

Visto che li ho citati, dirò le mie principali perplessità:

Studio NTP

Lo studio ha esposto un certo numero di ratti e topi ad un campo elettromagnetico nelle frequenze 900 e 1900 MHz. Qui il primo punto incontrovertibile, per loro stessa ammissione: lo studio NON si applica a 4G, 5G e nemmeno al Wi-Fi. 

Il secondo punto da osservare è che i campi a cui sono stati sottoposti gli animali sono stati pari a 1,5↔6 W/kg, per i ratti e ben 2,5↔10 W/kg per i topi, non voglio giudicare la stranezza per la quale abbiano applicato un campo più potente ad animali di corporatura inferiore, mi limiterò a citare testualmente il loro stesso documento:

NTP power RFCome si confrontano i livelli di RFR usati negli studi con le tipiche esposizioni umane?
Il livello di esposizione più basso utilizzato negli studi era uguale alla massima esposizione del tessuto locale attualmente consentita per gli utenti di cellulari. Questo livello di potenza si verifica raramente con il tipico uso del cellulare. Il livello di esposizione più alto negli studi era quattro volte superiore al livello massimo di potenza consentito per i tessuti locali.

Ma c'è un'altra cosa degna di nota: i ratti maschi esposti alle radiazioni EM sono vissuti più a lungo ?, si sono verificati, infatti, meno problemi cronici ai reni, che sono la principale causa di morte per i vecchi ratti !

Stai a vedere che abbiamo scoperto che le onde EM sono curative !!

 

 

Studio Ramazzini

Qui entriamo nel merito di un altro mio campo di competenza: la statistica. Lo studio in questione è già stato esaminato approfonditamente, io mi limiterò a riportare alcune evidenti incongruenze probabilistiche.

Ramazzini tabella1La prima cosa da dire è che lo studio ha coinvolto 2448 animali, ma suddivisi in ben 8 gruppi. Questo significa che il campione esaminato è decisamente troppo piccolo. In più tali gruppi non sono omogenei in dimensione, e questo è sicuramente un secondo punto di attenzione. I risultati NON sono confrontabili, e nemmeno si possono estrapolare. NON si può affermare, per i gruppi IV, "se avessi usato 400 campioni avrei avuto il doppio dei casi", perchè QUESTO E' ESATTAMENTE CIO' CHE SI STAVA MISURANDO. Se vuoi sapere cosa succede in un gruppo di 400 esemplari, DEVI USARE 400 esemplari.

La seconda cosa da notare è che, con così pochi elementi nel campione, non si è in grado di distingure il risultato daegli "errori di fondo". Già il fatto che si siano verificati 4 casi nelle femmine e nessuno per i maschi del gruppo I (=controllo) è un dato che sovrasta tutto il resto dello studio.

La terza cosa da notare è l'assenza dell'effetto dose: ci si aspetta, infatti, che ad un livello di esposizione maggiore corrisponda un maggiore numero di casi. E si vede chiaramente che non è così.

Riflettere su questi argomenti, e rispondere ad alcuni post su youtube o facebook, mi ha fatto venire in mente la LEGGE DI BRANDOLINI, altrimenti nota, in una più colorita esperessione, come la TEORIA DELLA MONTAGNA DI MERDA, di cui parlerò nel prossimo articolo.